Il Sud, si sa, è terra di festival e, specie in estate, non vi è città medio-grande che non ospiti una rassegna letteraria di qualche tipo. Questa grande ricchezza e varietà ha però un rovescio della medaglia che tutti conosciamo ovvero la grande frammentarietà delle iniziative e la perenne mancanza di fondi che finisce talvolta per appiattire il livello della proposta.
La soluzione? È tutta made in Sud ed è ufficialmente nata lo scorso sabato a Napoli dove i referenti dei vari festival culturali delle regioni meridionali si sono riuniti dando vita alla Rete dei Festival del Sud che verrà presentata ufficialmente durante il prossimo Salone del Libro e dell’Editoria di Napoli a maggio.
L’idea è semplice e al contempo innovativa: la sinergia può consentire ai vari festival di supportare la promozione degli eventi, di creare calendari integrati e, soprattutto, di poter ospitare personaggi del mondo e della cultura di caratura internazionale suddividendo le spese e magari organizzando dei tour letterari tra i vari festival e rendendo così più appetibile il viaggio nel Sud Italia dell’autore-celebrità.
Sciabaca, il festival sulle culture e viaggi nel Mediterraneo nato in casa Rubbettino, che spegne quest’anno la sua terza candelina, ha preso parte all’iniziativa napoletana aderendo al network e partecipando agli incontri programmatici attraverso il direttore editoriale della casa editrice Luigi Franco.
Anche quest’anno Sciabaca si terrà a Soveria Mannelli, nel cuore della vecchia Calabria, nel prossimo mese di settembre (21-23). Il filo conduttore sarà come sempre il Mediterraneo, inteso come crocevia di culture e di identità, come punto di partenza e di approdo.
Il programma sarà reso noto nei prossimi mesi.

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