Esce in libreria per Rubbettino “È l’Europa, bellezza” di Michele Gerace

Per molti ragazzi nati dopo Maastricht l’Europa è già una realtà data e consolidata. Questi ragazzi si stupiscono semmai del perché non si sia ancora arrivati agli Stati Uniti d’Europa.

C’è un desiderio di comunità diffuso tra i giovanissimi italiani di cui la politica sembra non accorgersi.

Se n’è accorto invece Michele Gerace, manager, avvocato, in ufficio alle prese con il diritto e le politiche dell’Unione europea, che ha voluto portare di nuovo l’Europa per le strade, anzi al Bar, al Bar Europa, precisamente.

Il Bar di Gerace è un luogo che unisce reale e virtuale. Nasce dovunque egli decida di portare con sé una sorta di bandiera: un’insegna di legno con su scritto “Bar Europa”. Può essere una via di un quartiere, un’aula magna di una università con un migliaio o di una scuola, un mercato rionale, un centro per giovani. E, dovunque, i giovani parlano di Europa e si sentono parte di un sogno che qualcuno vorrebbe naufragato per sempre. Quel pezzo di legno con la scritta Bar Europa rappresenta una protesta e una proposta. Una protesta contro la brutta faccia che a volte l’Unione europea mostra, un’offerta di cambiamento per un’Europa più forte, più giusta e più bella.

Da quegli incontri, da quelle conversazioni, sono nati una rubrica radiofonica per il Rock NIght Show su Radio Godot, un programma televisivo per Rai Scuola e, oggi, questo libro edito da Rubbettino che, fin dalle prime presentazioni, incontra un grande successo di pubblico.

L’esperienza di Michele Gerace ha prodotto frutti abbondanti e desta grande entusiasmo fra migliaia di giovanissimi e fra gli addetti ai lavori come Frediano Finucci, Capo della redazione economia ed esteri del Tg La7 e conduttore di Omnibus, “Si può capire e apprezzare l’Unione Europea con discorsi da bar? Si, a patto che si tratti del Bar Europa” e  Lorenzo Robustelli, direttore di Eunews che racconta: “Quando, dalla finestra della nostra redazione a Bruxelles, vedemmo aprire il bar itinerante di Michele decidemmo di prendere anche noi posto ad un tavolo. Scoprimmo un luogo dall’aspetto leggero ma di pensiero intenso, che ha coinvolto molti giovani, coloro che nell’Europa unita ci sono nati, e ai quali non era stato detto che è anche cosa loro. Frequentando questo bar hanno scoperto che l’Unione non è condizione data, ma prospettiva che va alimentata giorno per giorno, in particolare da chi ne rappresenta il futuro”

Caroline Kenter, direttore della Fondazione Konrad Adenauer in Italia definisce il Bar Europa: “Un invito ad un dialogo costruttivo per un’Europa nella quale saremo forti solo insieme e nella nostra diversità, senza dimenticare i nostri valori”

Paul Sellers, direttore del British Council in Italia scrive che quello di Gerace “è un libro che chi ha un ruolo guida in politica e in società dovrebbe leggere prima di dichiarare esaurito”. Per Pierluigi Castagnetti “Questo di Michele Gerace è il libro più simpatico che io abbia letto sull’Europa. E’ un libro fresco, scritto bene, gradevole, ha dentro tutto ciò che serve per ragionare di Europa. E ragionarne in termini critici, com’è giusto. Ragionarne, non sragionarne.”

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