A sostenerlo è Nicola Genga autore per Rubbettino del libro“Il Front National Da Jean-Marie a Marine Le Pen” in questi giorni in libreria

Secondo lo studioso Nicola Genga “Se non si vogliono scomodare interpretazioni dietrologiche basate sull’idea che le divergenze tra i Le Pen rispondano a una ‘strategia della doppiezza’, secondo il classico schema ‘poliziotto buono-poliziotto cattivo’, si può pensare che i risultati delle ultime elezioni dipartimentali abbiano convinto Marine a intraprendere una seconda ondata di ‘dédiabolisation’. In altre parole, una campagna mirata a rimuovere definitivamente lo stigma di demonizzazione che pesa sul FN, optando sull’adattamento alle logiche del sistema repubblicano, a discapito della radicale distinzione da esso, per riprendere la dicotomia ‘demarcazione-adattamento’ usata dallo studioso francese Alexandre Dézé.
Lo scarto tra il buon risultato in termini di voti (25%) e il bottino nullo in termini di conquista di dipartimenti, sembra insomma aver indotto la nuova leva di dirigenti frontisti a imboccare con decisione la strada della rispettabilizzazione.
Attraverso il tentativo di superare l’eredità del FN, anche modificandone il nome, i simboli e rimovendone la faccia più scomoda, il partito lepenista prova a lanciare una sfida al sistema della ‘casta Umps’ e a ingaggiare una lotta con Sarkozy per l’egemonia a destra”.

Secondo Genga infatti “nonostante i dissapori familiari su alcune prese di posizione politicamente scorrette del patriarca sui temi della Shoah e di Vichy, che pure c’erano già state in passato, non si può dire, che la successione alla testa del partito nazional-populista si sia configurata come una ‘uccisione del padre’. E anzi, prima di arrivare alla presidenza del FN attraverso l’investitura degli iscritti, Marine Le Pen è stata ripetutamente cooptata da suo padre negli organismi dirigenti del partito.”

Il libro
Che cosa ci dice il Front national della Francia di oggi? E come collocare il “fenomeno Le Pen” nel panorama delle democrazie contemporanee? Fondato nel 1972, il FN è dagli anni’80 un attore politico di rilievo. Di recente, alcuni eventi hanno inciso sul suo riposizionamento: la presidenza Sarkozy, che ha radicalizzato il discorso della destra neogollista; la staffetta tra Jean-Marie e Marine Le Pen al congresso di Tours del 2011; le vittorie di François Hollande e dei socialisti nelle elezioni 2012; le europee 2014, che hanno visto il FN primeggiare in Francia. L’oggetto di studio viene qui inquadrato come caso di nazional-populismo ed esperienza ideologicamente radicata “a destra”, allo scopo di analizzarne l’evoluzione e ipotizzare futuri sviluppi.

Nicola Genga collabora con il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della “Sapienza” di Roma e il “CRS-Centro per la Riforma dello Stato”. Ha svolto attività di ricerca nell’università “Paris-Est-Créteil”.