Si intitola molto opportunamente «Łódź. Lo sguardo tragico degli innocenti», il libro di Letizia Evangelisti che Rubbettino lancia in libreria in occasione della giornata della memoria.
Il libro raccoglie una serie di disegni di bambini e ragazzi del ghetto polacco. Si tratta di opere grafiche realizzate come compito scolastico o in occasioni particolari come biglietti di auguri o di congratulazioni.
Il libro della Evangelisi proietta un “cono di luce” su queste esistenze comuni, a volte anche grazie ad un nome impresso su un disegno, quasi per tentare di strapparle alle tenebre dell’oblio e della morte. Attraverso le loro creazioni, i fanciulli di Łódź hanno rivelato la loro interiorità, che emerge anche attraverso i loro bigliettini augurali e gli inviti agli spettacoli di fine anno scolastico, in cui si ravvisano le aspirazioni, i sogni e la ricerca di una “normalità” quotidiana, che spesso si scontravano con una tragica realtà, senza prospettive di sopravvivenza. Questi ragazzini ci hanno lasciato la prova testimoniale della loro esistenza nel ghetto, a volte con il tratto e la pressione marcati sul foglio, manifestazioni di paura o di rabbia, divenuti importanti quanto le parole, proprio per essere forme primordiali di espressione: è nato così il desiderio dell’autrice di riportare in vita almeno il loro ricordo.
Il libro è arricchito da una ricca introduzione storica in cui l’autrice ricostruisce le vicende che hanno portato alla creazione dei ghetti come quello di Łódź, ai sistemi di regolazione interna cui gli ebrei che vi vivevano erano sottoposto e al tragico epilogo che hanno subito.
Letizia Evangelisti, nata a Macerata e laureata in Filosofia e in Lettere Moderne, svolge attività didattica e di ricerca. Per la Deputazione di Storia Patria per le Marche ha pubblicato studi su: L’oratorio nel Settecento; La Filodrammatica del Casino; Il teatro di prosa a Macerata; Il Politeama Marchetti. Dopo molti viaggi nei luoghi della repressione nazista e aver esaminato le opere dei pittori deportati ad Auschwitz-Birkenau, ha pubblicato il volume Auschwitz e il New Humanism: il Canto di Ulisse delle vittime della ferocia nazista, con il quale ha vinto il Premio “Mario Soldati” 2010, per la critica. Ha partecipato come relatrice al progetto del MIUR, “Insegnare la Shoah”.