Esce per Rubbettino “Zero al Sud” di Marco Esposito, il libro che spiega le ragioni nascoste dei tagli vertiginosi alla spesa sociale nelle regioni del Mezzogiorno

“Facciamo una seduta segreta come in Commissione antimafia”. Cosa aveva da nascondere Giancarlo Giorgetti? I dati, da lui stesso definiti “scioccanti”, del taglio della solidarietà per servizi sociali, asili nido, trasporti locali ai Comuni in difficoltà del Sud. Lo rivela Marco Esposito in “Zero al Sud” (Rubbettino Editore, 212 pagine, 14 euro), “la storia incredibile (e vera) dell’attuazione perversa del federalismo fiscale”. In un crescendo di episodi, tutti documentati, il giornalista del Mattino Esposito svela come il federalismo fiscale, nato per premiare efficienza e trasparenza, stia mutando in un meccanismo tortuoso, oscuro e ingiusto, la cui attuazione graduale si completerà nel 2021. La perequazione, che per Costituzione deve essere integrale, è stata trasformata nell’”integrale finanziamento del 45,8%” di quanto dovuto. Il calcolo dei fabbisogni standard si è attuato con la conferma dei servizi o disservizi storici per cui se in un municipio non ci sono asili nido, mense scolastiche o trasporti pubblici locali il fabbisogno assegnato è zero in base all’incredibile principio che se l’autobus non passa o l’asilo manca o la mensa chiude vuol dire che a quei cittadini non serve. E ancora: per misurare il corretto livello di servizi sociali per disabili e anziani non autosufficienti si è prima calcolato il reale fabbisogno della popolazione, ma poi nei territori del Sud dal 2017 si è ridotto l’importo assegnato in base a un trucco di stampo razzista, una variabile “fantoccio” la cui unica traduzione possibile diventa: spetta meno perché “è in Campania”, “è in Puglia”, “è in Calabria”.
“Zero al Sud”, con linguaggio comprensibile e diretto, mette i sindaci, i governatori, i parlamentari e la classe dirigente dell’Italia tutta di fronte a un quesito centrale in tempi di autonomia regionale differenziata: è questa l’Italia che vogliamo?

Marco Esposito, napoletano, 55 anni, giornalista, ha lavorato a “Milano Finanza” (1991-93), la “Voce” di Indro Montanelli (1994-95), “Il Messaggero” (1996) e “la Repubblica” (1997-2000). Nel 2000 torna nella sua città, come responsabile Economia del “Mattino”. Dal 2011 al 2013 è assessore alle Attività produttive nel Comune di Napoli. È autore di Chi paga la devolution?, Federalismo Avvelenato e Separiamoci. Le sue inchieste sulle iniquità nell’attuazione del federalismo non hanno mai ricevuto smentite.

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