Mai come oggi il problema della lentezza della giustizia civile è avvertito come uno dei fattori principali della crisi economica e della diffidenza degli investitori stranieri nei confronti dell’Italia. Ma perché la giustizia civile funziona in modo così insoddisfacente? E perché ci sono – rispetto al resto dell’Europa – così tante cause in Italia?

giudiceDipende veramente solo da carenze di personale e mezzi oppure dallo scarso impegno di giudici o dai troppi avvocati? Questo libro prova a dare delle risposte non demagogiche a questi problemi, attraverso uno studio scientifico dei nessi esistenti tra modelli organizzativi dei tribunali e utilizzo della “forza lavoro” e attraverso una analisi anche dei molti tabù culturali che impediscono il varo di riforme veramente efficienti.

Antonio Lepre, nel suo volume, Analisi della giustizia civile. Un’idea di riformaappena edito da Rubbettino, sulla base della sua esperienza ultradecennale come giudice civile, evidenzia gli enormi sprechi che determinano modelli organizzativi oramai desueti e fondati su un’idea di giudice vetusta e propone soluzioni anche forti come forme di autofinanziamento dei tribunali, azzeramento dell’attuale sistema processuale in favore di un processo più semplice e più snello; il tutto al fine di salvare l’aspetto più importante della giustizia civile, vale a dire quella che l’Autore – mutuando l’espressione dal SSN – chiama l’universalità del sistema giustizia e la centralità della giurisdizione: vale a dire una giustizia aperta a tutti e non solo ai più ricchi e basata pur sempre su giudici dello Stato e non su arbitri privati; universalità e centralità della giurisdizione, che, tuttavia, sono state negli ultimi anni sempre più messe in pericolo attraverso riforme volte ad aumentare in modo crescente i costi di accesso alla giustizia.

 

Antonio Lepre Magistrato ordinario dal 1997, dottore di ricerca presso l’Università di Napoli Federico II, nonché più volte docente a contratto di diritto civile, si è occupato di carichi di lavoro e standard di produttività nel settore della giustizia civile come componente di commissioni tecniche istituite presso il CSM e gli uffici giudiziari in cui ha prestato servizio. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche, tra cui due monografie, La responsabilità civile delle strutture sanitarie, Giuffrè 2011, Arricchimentoingiustificato ed esecuzione forzata contro la P.A. e gli enti locali, Giuffrè 2012.