Camillo Ruini, Gaetano Quagliariello, Un’altra libertà, Rubbettino 2020, pp. 136, € 15,00

«C’è un nesso tra l’attacco alla vita e la crisi dell’Occidente e dell’umanesimo occidentale?».

È da questo interrogativo che prende piede il fitto dibattito tra il cardinale Camillo Ruini e il senatore Gaetano Quagliariello che dà forma al libro «Un’altra libertà. Contro i nuovi profeti del paradiso in terra» da giovedì 20 in libreria per Rubbettino.

Dalla morte assistita, all’aborto, alle unioni civili… sono tanti i temi affrontati dal punto di vista etico, antropologico e religioso.

Alla base, le preoccupazioni e i timori per l’avanzata di una dittatura dei “nuovi diritti” che, in nome di un’idea di libertà individuale senza limiti né confini, finisce per compromettere i diritti dei più deboli e i fondamenti della stessa civiltà occidentale. 

Ma davvero la libertà dell’uomo – si chiedono gli autori – consiste nel trasformare ogni desiderio in diritto esigibile per andare oltre se stesso? Oppure esiste un’altra libertà, che si nutre della verità naturale e del rapporto con gli altri?

Ripercorrendo le più grandi sfide antropologiche del nostro tempo – la vita e la morte, la genitorialità e le tecnoscienze, il rapporto con l’ambiente e le migrazioni – i due autori dimostrano come riconoscere il senso del limite non significhi rifiutare il progresso e negare la libertà dell’uomo, ma piuttosto riscoprirne il significato più profondo, che assume senso sia per chi crede, sia per chi non crede ma ha a cuore le sorti dell’Occidente e della stessa umanità. 

Camillo Ruini, Cardinale della Chiesa Cattolica, è stato presidente della Conferenza Episcopale Italiana dal 1991 al 2007. Già vicario del Papa per la diocesi di Roma è stato presidente del Comitato per il progetto culturale della CEI e presidente del comitato scientifico della Fondazione Joseph Ratzinger-Benedetto XVI

Gaetano Quagliariello, Senatore della Repubblica, professore ordinario di Storia contemporanea alla LUISS Guido Parli di Roma, è presidente della Fondazione Magna Carta. Autore di numerose pubblicazioni, è stato ministro per le riforme costituzionali e componente della “commissione dei saggi” istituita dal Presidente della Repubblica.